martedì 20 agosto 2019

MIGRANTI, LAND GRABBING, GLOBALIZZAZIONE ALIMENTARE, LA PRIMA GUERRA FINANZIARIA GLOBALE




I MIGRANTI e il LAND GRABBING
Tra le molteplici motivazioni, che hanno generato il fenomeno tanto discusso dei MIGRANTI, vi è il LAND GRABBING, di cui non se ne parla molto. Analizziamo analiticamente il significato: arraffare la terra, appropriarsi della terra. Diversi paesi, U.S.A. e Regno Unito, Cina, e tanti altri, nonché Multinazionali, Banche ed Aziende che operano prevalentemente nell' Agro Alimentare, si stanno accaparrando, mediante acquisto o affitti a lungo termine, che possono arrivare anche a 99 anni, enormi appezzamenti di terreno di migliaia di km². In taluni casi, per capirci, grandi quanto l' Umbria. Quindi, si sottraggono milioni di ettari di terre coltivabili alle popolazioni autoctone, che vengono "allontanate" dai villaggi dove abitano, anche con la forza. Non di rado la popolazione locale subisce soprusi e violenze. Il fenomeno riguarda il Centro-Sud America, il Sud-Est Asiatico, ma soprattutto le zone più remote del continente africano, in particolar modo dell’Africa Subsahariana, luogo da dove provengono la maggior parte dei migranti che approdano sulle nostre coste. Ciò dimostra che non si ha alcuna intenzione di aiutare i migranti nei loro Paesi di origine, anzi, vogliono che vadano via, vogliono che gli africani lascino la loro terra. Mettendo in atto questa "deportazione volontaria", per lo più di giovani, in Africa, il cui territorio complessivo del continente misura circa 30.221.000 km², che conta circa 1,2 miliardi di abitanti (2017), con delle zone remote ancora da esplorare, che nasconde infinite risorse e ricchezze naturali, restano gli anziani, i collusi con i vari regimi, ed i governi corrotti, al servizio delle multinazionali, banche d'affari, ecc. affinché questi ultimi possano sfruttare le risorse, ed appropriarsi delle ricchezze del Continente Africano. Quindi, concentrare in Europa milioni di migranti provenienti da Africa, Asia, e marginalmente Sud-Centro America, globalizzare e controllare  la distribuzione AGRO-ALIMENTARE mondiale.  
                                             
LA GLOBALIZZAZIONE ALIMENTARE
Imporre ai Governi Europei, soprattutto all'Italia, di varare leggi sempre più restrittive, che rendono sempre più difficile avere un orto, se lo si vuole tenere in linea con le normative vigenti,  dove coltivare ortaggi per il fabbisogno familiare. Ancora più restrizioni per quanto concerne l'allevamento di animali che fanno parte della storia gastronomica Italiana, delle nostre tradizioni, quali maiali, mucche, polli, conigli, agnelli, oche, ecc. ecc. Vi è in atto una vera e propria persecuzione, perché la posta in gioco è altissima: MILIARDI di EURO. Tutti noi dobbiamo sottostare alla GLOBALIZZAZIONE alimentare. Acquistare quanto sopra da un contadino, che non lo faccia per mestiere, ma solo per il proprio fabbisogno alimentare, e vendere l'eccedenza per arrotondare il bilancio familiare, è un lontano ricordo. Oltre la qualità dei prodotti che mangiamo, che non è certamente cosa di poco conto, datosi che potrebbe compromettere anche in modo grave la nostra salute, vi è in ballo l'autosufficienza del fabbisogno alimentare del Paese. Con la Globalizzazione estrema, come sta accadendo, possono facilmente affamare un popolo. Se in Italia si dovesse creare un forte dissenso contro l'ingerenza delle Banche d' Affari e Multinazionali, che di fatto controllano il Paese, sarebbe loro sufficiente non rifornire le catene della Grande Distribuzione alimentare. Cosa mangerebbero gli Italiani, se negli ultimi trent'anni, quale conseguenza di leggi sempre più restrittive le predette "stalle" son state chiuse, e gli orti sono aridi campi? Pensate ad immaginare cosa accadrebbe se tutti i supermercati delle grandi città non venissero riforniti dalle suddette Multinazionali. Panico e caos. Possono controllare un Paese, quindi, condizionare ed influenzare le decisioni e la "politica" dei Governi. I cosiddetti Governi Tecnici, che abbiamo avuto in questi ultimi anni, ne sono la riprova.

 LA PRIMA GUERRA FINANZIARIA GLOBALE
Si vuole che milioni di migranti vengano in Europa, lavoratori da sfruttare a basso costo, con salari inadeguati,  nuovi consumatori che acquistano merce proveniente dai loro Paesi di origine, prodotta dai loro ex connazionali, sfruttati e sottopagati, pochi dollari al giorni e diritti civili calpestati.
Multinazionali Europee ed Americane principalmente, ma non solo, anche la Cina ed altri Paesi fanno la loro parte, che operano nella Grande Distribuzione, fornitori dei supermercati dove noi facciamo acquisti. La Storia ci insegna che le guerre si sono sempre combattute non per il piacere di uccidere il nemico, bensì per arricchirsi, per appropriarsi dei beni e le ricchezze altrui, aumentare il proprio potere socio-politico, accrescere le proprie ricchezze finanziarie, economico-patrimoniali. Dominare, assoggettare altri popoli al proprio volere, in una parola: SCHIAVIZZARE! 

E' in corso la PRIMA GUERRA FINANZIARIA GLOBALE.                                                     Siamo in guerra da 30 anni, meno cruenta delle guerre del passato, ma conta comunque delle vittime, poiché i suicidi avvenuti in questi trent'anni sono la conseguenza della guerra in atto. Per combattere un nemico bisogna prima individuarlo e soprattutto sapere chi è. Gli Italiani, non mi sembra abbiano capito chi siano i reali responsabili di questo trentennio di sacrifici e rinunce, da parte di milioni di Italiani. Oppure, non riescono a capirlo, o peggio ancora, fanno finta di non capire, per evitare di affrontare la scottante problematica, lasciando alle future generazioni l'onere di affrontare "il mostro" , creato grazie all' IGNAVIA degli Italiani. Noncuranti, che tutto ciò ricadrà sui propri figli, che di fatto lo scotto lo stanno già pagando.  Questi giovani "costretti" ad emigrare all'estero, alcuni anche con lauree importanti, quasi sempre a  svolgere lavori di livello inferiore rispetto al titolo di studio conseguito. Un popolo che non è unito è destinato a SOCCOMBERE. La fine del popolo Italiano è già segnata, l'individualismo consente ad una esigua oligarchia, coesa, di sottomettere una maggioranza disunita quale è il popolo Italiano.
Italiani: succubi e paurosi come un gregge di pecore, che per evitare di "combattere questa guerra"  mettono la testa nella sabbia come lo struzzo.
Poiché anche il sottoscritto è Italiano si evince il perché:
Io INCAZZATO NERO con 50 MLN di ITALIANI

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