sabato 23 febbraio 2019

LA DISTRUZIONE DELLA CLASSE MEDIA ITALIANA


Sono oltre 30 anni che si assiste alla sistematica distruzione della classe media Italiana. Negli anni settanta quando un giovane trovava lavoro era in grado di mettere su famiglia e di mantenerla dignitosamente anche essendo monoreddito. Oggi, anche lavorando entrambi, moglie e marito, si fa molta fatica ad avere una qualità della vita accettabile.  E' più che evidente che si vuole impoverire sempre di più il popolo Italiano. PERCHE'?
Le motivazioni sono molteplici, analizziamone UNA:
I POVERI sono la ricchezza delle MULTINAZIONALI e BANCHE D'AFFARI, che difatti hanno in mano il Paese. Quindi, il motto è: sempre più poveri e meno benestanti.
Si fa parte della classe media quando oltre all'acquisto dei beni di primaria necessità, ci si può permettere anche l'acquisto di beni e servizi cosiddetti voluttuari, che altro non sono ciò che ci consente di elevare la qualità della vita. Orbene, è proprio questo che si vuole impedire. Che gli Italiani spendano i propri soldi in settori che non siano:
1) AGROALIMENTARE, ovviamente proveniente dalla GLOBALIZZAZIONE. Quindi le multinazionali del settore, in grado di praticare prezzi molto bassi e livello qualitativo SCADENTISSIMO.
2) Servizi BANCARI ed ASSICURATIVI. Si commenta da sé.
3) IDROCARBURI, le multinazionali del PETROLIO
4) TASSE INDIRETTE, più persone equivale a maggior entrate, a prescindere dal reddito pro-capite. 
Non si vuole che gli Italiani spendano i loro soldi nel piccolo negozio vicino casa, in pizzerie e ristoranti, in viaggi, in abbigliamento (made in Italy), in tutte le micro attività Km.0 dell' agroalimentare, artigianato, ecc. In sintesi che acquistino beni e servizi che non appartengono alle predette categorie. Ciò lo si può raggiungere  IMPOVERENDO gli Italiani.  A titolo esemplificativo 30 milioni di Italiani con un reddito totale di euro 600 miliardi, ipoteticamente equamente distribuito, riuscirebbe  a vivere decorosamente. Invece, 60 milioni di Italiani con il medesimo reddito vivrebbe  in POVERTA'. Differenze: Il PIL è il medesimo, ed i 60 milioni di Italiani spenderebbero tutti i loro soldi in beni di primaria necessità e molte, molte più tasse.
60 milioni di individui, rispetto alla loro metà, 30 milioni, a parità di PIL, significa quasi il doppio dei consumi del tipo: maggior numero di case, automobili con le loro relative tasse, assicurazioni, benzina e gasolio. Fumatori, conti correnti bancari, prodotti alimentari di basso costo,  ecc.ecc. lavoratori sottopagati al limite della schiavitù, che versano soldi all'INPS per una pensione che NON avranno MAI!
Costituzione della Repubblica Italiana: ART. 36.                                                                    "Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa."
Non a caso gli immigrati vengono definiti "RISORSE", da taluni politici e burocrati. Certo, le LORO risorse. Più siamo numerosi, più siamo poveri, più loro arricchiscono.

Questo è solo uno dei centinaia di motivi del perché:                                                                       Io INCAZZATO NERO con 50 MLN di ITALIANI

Un popolo che non è unito è destinato a SOCCOMBERE.
La fine del popolo Italiano è già segnata, l'individualismo consente ad una esigua oligarchia, coesa, di sottomettere una maggioranza disunita quale è il popolo Italiano.


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